Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità nel mondo e di ospedalizzazione in Italia. I danni a carico del sistema cardiovascolare possono determinare in alcuni distretti corporei uno scarso afflusso di sangue (detto “ischemia”), situazione in cui le cellule che lo costituiscono vanno rapidamente incontro a carenza di ossigeno.
L’ischemia prolungata nel tempo può causare la morte di una parte dell’organo. L’ictus cerebrale e l’infarto del miocardio sono le più gravi malattie cardiovascolari. Nel primo caso la malattia determina una riduzione di sangue a livello di una zona del cervello; nel secondo caso si ha l’ostruzione di uno dei vasi sanguigni (coronarie) che portano nutrimento e ossigeno alle cellule del cuore.
L’infarto cardiaco rende più difficile il lavoro di pompa e questo può determinare uno scarso afflusso di sangue anche in altri distretti corporei. Questi eventi cardiovascolari hanno importanti ripercussioni sulla qualità della vita, capacità lavorativa e sulla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Lo strumento principale per sconfiggere le malattie cardiovascolari è basato su modelli di prevenzione efficaci costituiti da stili di vita corretti.