La Fibrillazione Atriale è responsabile del 20% dei casi di ICTUS ed è quindi uno dei principali fattori di rischio. La Fibrillazione Atriale è un’irregolarità del battito del cuore legata alla contrazione irregolare delle camere superiori (atri) che deter- mina un ristagno di sangue che può portare alla formazione di coaguli. Se i coaguli si immettono nella circolazione sanguigna e arrivano al cervello possono causare un ICTUS ischemico, un danno cerebrale conseguente all’interruzione dell’afflus- so di sangue al cervello, perché un’arteria si occlude o si rompe. Il cervello perde l’apporto di energia e di ossigeno subendo danni che possono portare a disabilità o, peggio, alla morte.
LO SAI CHE…
La Fibrillazione Atriale è tra le anomalie del ritmo cardiaco più comuni nella popo- lazione adulta. In Italia colpisce circa 1.000.000 di persone, con più di 120.000 nuovi casi ogni anno. I dati si riferiscono solo ai casi accertati, ma quelli totali sono ben più numerosi perché la Fibrillazione Atriale spesso resta asintomatica o con sintomi che possono essere confusi con altre patologie, come un senso di battito cardiaco irregolare o veloce, difficoltà nel respirare sotto sforzo (dispnea) e facile affaticamento (astenia).
LO SAI CHE…
È possibile prevenire 3 ictus su 4 causati da fibrillazione atriale. Le persone che soffrono di Fibrillazione Atriale hanno un rischio di ICTUS da 3 a 5 volte superiore rispetto ai pazienti che non ne soffrono. La Fibrillazione Atriale è difficile da dia- gnosticare perché è spesso resta asintomatica o parossistica (va e viene).
Molto importante diventa un approccio proattivo di pazienti, medici e farmacisti che permetta di generare il sospetto di Fibrillazione Atriale nei soggetti a rischio (over 65, sovrappeso, con problemi di ipertensione, diabete, apnee notturne, etc…).