Basta un attimo di distrazione, un gesto maldestro e subito il problema diventa “scottante”. In casa non mancano certo i modi per procurarsi una fastidiosa scot- tatura, lesione generata dal contatto con oggetti ustionanti: fornelli, forno, manici delle pentole, teglie roventi, olio e acqua bollente, ferro da stiro e via dicendo.
Le scottature più lievi sono quelle di 1° grado, generalmente guaribili in 5-10 giorni.
Portano alla “distruzione” solo degli strati superficiali della pelle, causando arros- samenti, gonfiori, dolore, bruciore e talvolta comparsa di vescicole. Se la scottatura è più profonda si tratta di un’ustione di 2° grado, caratterizzata dalla comparsa di bolle piene di siero e dolore intenso. Ustioni più gravi (3° grado), molto estese come quelle prodotte da corrente elettrica, sostanze chimiche o ustioni localizzate su viso, mani, piedi e inguine, richiedono sempre cure mediche immediate.
- In caso di scottature superficiali, è necessario immergere immediatamente la parte ustionata in acqua fredda o, meglio ancora, tenerla sotto l’acqua corren- te per almeno 10 minuti
- Evitare di applicare ghiaccio direttamente sulla zona interessata
- Evitare di applicare oli o unguenti (l’olio trattiene il calore sulla pelle!), né alcool o acqua ossigenata
- Evitare i classici “rimedi della nonna” ma utilizzare esclusivamente prodotti spe- cifici per la disinfezione e il trattamento delle ustioni
- Coprire con una garza sterile per evitare il contatto con lo sporco
- Non far scoppiare le vescicole, altrimenti si può incorrere in infezioni
- Rivolgersi al Medico se il dolore non cessa entro 12 ore, e/o in presenza di sin- tomi quali febbre, vomito, diarrea
In presenza di scottature lievi, può essere utile favorire i naturali processi di rigene- razione della pelle velocizzando il ripristino della sua “funzione barriera”. Per un’a- deguata rigenerazione cutanea, grazie alle loro proprietà riparatrici, possono essere utili l’acido Ialuronico o un particolare estratto di grano chiamato Rigenase®, indicati nel trattamento di lesioni superficiali o acute a basso rischio di infezione come ustioni di I° e II° grado.
Per proteggere la ferita, scongiurare la possibilità di infezioni e accelerare la cica- trizzazione è bene utilizzare cerotti e prodotti per la disinfezione privi di azione fotosensibilizzante e con scarsa propensione a sviluppare la resistenza batterica, un esempio è la Poliesanide.