Un contributo significativo all’aumento di peso deriva dalle cattive abitudini alimentari che adottiamo e che ci portano a seguire uno stile alimentare basato su “cibi spazzatura”, fast food o “veloci tramezzini al bar”. Abbiamo sostituito la nostra tipica dieta mediterranea a base di pane, cereali integrali, frutta, verdura, erbe aromatiche, olio extravergine di oliva e pesce con gli hamburger, le patatine fritte e le bibite, abbinati al consumo fuori pasto di cibi altamente energetici e di bevande zuccherate che non risponde a una reale necessità dell’organismo.
Molti studi indicano che un abbondante consumo di frutta e verdura fresca, ma anche di cereali e legumi, riduca il rischio cardio e cerebrovascolare, nonché la probabilità di insorgenza di diversi tumori. Dobbiamo modificare le nostre abitudini alimentari per tornare ad una dieta che non sia solamente sana, ma che promuova il rispetto del territorio, della biodiversità con prodotti locali e di stagione, che sia quindi anche ecosostenibile.
L’obiettivo impone l’orientamento alla scelta di cibi il più possibile naturali. Un’altra scelta importante è quella di dare il giusto tempo ad ogni pasto, favorendo una buona digestione e le relazioni sociali intorno al tavolo.