PIATTOTRISTE

L’IPONUTRIZIONE o DENUTRIZIONE

È una condizione che si instaura quando l’organismo non assume una quantità sufficiente di nutrienti ed energia per soddisfare i propri fabbisogni. I fattori che determinano le forme di malnutrizione primaria possono essere: la disponibilità ambientale, il potere d’acquisto, i pregiudizi alimentari, l’uso nell’alimentazione quotidiana di cibi raffinati o conservati e/o cucinati male, con l’esclusione dalla dieta di alcuni elementi essenziali all’organismo o per la loro riduzione a quantità inferiori al margine di sicurezza a causa di una restrizione del regime dietetico a pochi alimenti preferiti, o per stati patologici in essere che impediscano alla persona di alimentarsi in maniera adeguata.
Lo sviluppo inizia con inadeguatezza nutrizionale: nel corpo le riserve degli elementi nutritivi, qualora il rifornimento giornaliero sia inadeguato, si esauriscono. Quando la diminuzione dei vari elementi nutritivi raggiunge il punto critico, interferisce con le normali funzioni dell’organismo creando disturbi di varia natura. Si può verificare un ritardo della crescita nei bambini o negli adolescenti, una perdita di peso, un’aumentata suscettibilità alle infezioni, anemie, depressioni, ed una aumentata frequenza e durata delle malattie.

L’importante è ricordare che i cibi che mangiamo oggi diventano ciò che saremo domani: tutto il cibo che assumiamo si trasforma nell’organismo in sangue, ossa, cervello, muscoli, anticorpi, oltre che in efficienza e stabilità emotiva.

Un’altra importante categoria di elementi nutritivi sono le vitamine. Esse devono essere assunte con l’alimentazione giornaliera in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzarle. La loro funzione è principalmente catalitica, ossia, facilitano le reazioni metaboliche essenziali, contribuiscono alla costruzione della struttura del corpo ed aiutano a regolare ogni processo metabolico.

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